
In questo caso parliamo di un romanzo recentissimo, di uno scrittore di cui apprezziamo le capacità letterarie espresse in questo ultimo ventennio. Un romanzo dal ritmo incalzante (tipico di Ammaniti) che invita a voltare pagina per sapere come andrà a finire.
Nelle vicende personali che si snodano in una sequenza diaristica appaiono sempre in primo piano la psicologia e le emozioni della protagonista, Maria Cristina, una figura di donna attraente, apparentemente sicura nella sua vita perfetta, soggetta alle stringenti regole di un personaggio pubblico (la moglie del premier) ma allo stesso tempo fragile.
Il suo entourage è descritto con dovizia di particolari realistici e con un gran numero di personaggi che le ruotano attorno e che interagiscono nella narrazione. Ammanniti si rivela ancora un narratore ecclettico inserendo in questo caso una vicenda molto personale e intima in un contesto pubblico. Maria Cristina viene subito descritta impegnatissima a curare la propria immagine esteriore perché la moglie del primo ministro della repubblica deve essere sempre perfetta in ogni occasione e in ogni dettaglio. Ma dovrà affrontare delle prove molto impegnative che potrebbero sconvolgere e sovvertire completamente la propria esistenza e il proprio ruolo. Infatti, come un fulmine a ciel sereno, entra in scena un video hard inviatole sul suo cellulare da Nicola, un vecchio amico di gioventù, ora influente imprenditore, che si fa vivo dopo molto tempo. Le immagini a luci rosse descrivono nei minimi dettagli un rapporto intimo tra i due quando lei era ancora ventenne e peraltro conseziente. Da qui parte una storia di sospetti di ricatto che influenzano e sconvolgono non solo la vita personale, appunto “intima”, della protagonista, ma anche la sua vita sociale, in particolare alla vigilia di una sua partecipazione a una intervista televisiva chiesta da una giornalista di grido. Tra l’iniziale rifiuto a partecipare e poi la successiva decisione a farla, passano ore e giorni in cui si susseguono incontri con persone che vogliono aiutarla, come il suo amico d’infanzia e tuttofare Luciano, o con l’esperto o meglio guru della comunicazione personale, detto “il bruco” che la consiglia di cambiare look e di raccontare tutto in diretta. Maria Cristina, una precedente vita costellata di lutti (la perdita prima del marito in un incidente, e poi dell’amato fratello) vive momenti di alternanza di sconforto, indecisione e di euforia, tuttavia accetta e decide di farsi bionda.
Da qui in avanti nuovi eventi e nuovi colpi di scena caratterizzano la narrazione. Poco prima di quell’appuntamento pubblico si susseguono altri fatti: quando la protagonista rivela all’amico Luciano, l’esistenza del filmato hard con la possibilità che lei venga ricattata, con conseguenze nefaste sull’immagine politica del marito, lui, prima la invita a ragionare, ma poi reagisce cercando lo scontro fisico con Nicola. Ci sarà una collutazione in cui Luciano verrà colto da infarto ma verrà salvato dallo stesso Nicola e portato in ospedale. Luciano però dal letto della clinica la assicura sulle intenzioni di Nicola con cui ha parlato: non renderà mai pubbliche quelle immagini compromettenti sia per lei che per il marito. La moglie del premier così riallaccia i rapporti con il presunto ricattatore che la contatta nuovamente e la tranquillizza sulle sue intenzioni, ma nello stesso tempo ne risveglia le antiche passioni quando la invita nel suo resort dove tra i due si ripete la scena di un focoso rapporto amoroso simile a quella ripresa anni prima. Maria Cristina, trascinata dalla passione per un uomo che ha riacquistato la sua fiducia, riceve ancora un duro colpo: crede di essere stata ripresa ancora da una telecamera nascosta, così risponde con violenza colpendo il partner che in maniera sibillina le dice che durante l’intervista dovrà pronunciare una certa parola. Torna il dubbio del ricatto.
Lei ancora una volta si sente tradita e minacciata ma decide di reagire comunque, senza paura di essere compromessa: vuole riprendersi la propria libertà di essere sé stessa e anche tornare al suo look naturale rifacendosi l’acconciatura. Così accetta comunque di sottoporsi all’intervista durante la quale non si farà intimorire né dalle domande né da possibili conseguenze e soprattutto non pronuncerà quella parola che Nicola le aveva intimato di dire. Nell’occasione recupera anche il rapporto affettivo con la figlia ragazzina che la adora.
Siamo arrivati al termine di una settimana burrascosa e a questo punto l’autore sposta temporalmente la conclusione della vicenda un paio d’anni dopo con un finale che lasciamo ai lettori.
Tutto il romanzo si sviluppa come un diario giornaliero fino alla fatidica intervista come punto focale. Questo evento è fortemente connotato simbolicamente perché rappresenta una prova determinante per per una “first lady” il cui ruolo le sta stretto, la opprime. Lei che vuole riprendere in mano la propria vita, sia quella “intima” che quella sociale. Vuole liberarsi da lacci, ipocrisie, convenzioni che la vedono come una figura statica nelle apparizioni pubbliche al fianco di un marito lontano, ingombrante e troppo impegnato. Dimostra infine di non avere paura (come il titolo del famoso romanzo dello stesso autore) di essere sé stessa e di essere l’unica artefice delle scelte nella propria vita. Ancora una volta Niccolò Ammaniti ci sorprende.