
Da poco è stata tradotta e pubblicata (disponibile in Amazon KDP sia in versione cartacea che in E-book), dall’amministratore di questo blog, la novella “Il Racconto nel cantastorie”, dall’originale in lingua inglese “The Storyteller’s Tale” dell’autore indiano Omair Ahmad. Una storia (tradotta per la prima volta in lingua italiana), ambientata alla fine del XIII secolo il cui protagonista è un cantastorie a cui, durante il sacco di Dehli, hanno distrutto la propria casa.
Il cantastorie dopo esser fuggito dalle devastazioni provocate dall’esercito afgano, approda a una residenza nobiliare (haveli) in cui trova opitalità da parte di una Bégun, Signora e sposa di un Mirza (un principe, nel frattempo unitosi ai combattenti contro la città di Dehli), che lo invita a raccontare una delle sue storie. Da ciò nasce la risposta della Signora con il racconto di un’altra vicenda in cui si intrecciano motivi e sentimenti di lealtà e amicizia comuni alle due storie. Nasce quindi una sfida, quasi un duello, con storie di amicizia, lealtà, coraggio. E tra i due protagonisti nasce un sentimento amoroso che non può realizzarsi, sia pur nell’atmosfera magica e rarefatta di un haveli indiano. Le successive storie si intrecciano in un crescendo che comunica emozioni senza esprimerle. Un amore impossibile che si trasfigura in una sorta “d’amor cortese”.
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