“Quarantine” di Arthur C. Clark

Un racconto brevissimo del grande scrittore americano di fantascienza. E’ stato pubblicato nel 1972 nel primo numero della rivista “Asimov’s Science Fiction” e scritto come sfida a riuscire a comporre un testo di fantascienza che possa stare in una cartolina postale: meno di 200 parole!
Qui sotto lo riportiamo tradotto dall’inglese da Paolo Giovannetti.

“I detriti fiammeggianti della Terra riempivano ancora metà del cielo quando la domanda era filtrata fino alla Centrale dal Generatore di Curiosità.

«Perché è stato necessario? Anche se erano organici, avevano raggiunto l’Intelligenza del Terzo Ordine.»

«Non avevamo scelta: cinque unità precedenti sono state infettate irrimediabilmente, quando hanno preso contatto.»

«Infettati come?»

I microsecondi si trascinarono lentamente, mentre la Centrale rintracciò i pochi ricordi sbiaditi che erano trapelati oltre la Porta Censura, quando ai Circuiti di Riconoscimento pesantemente carichi era stato ordinato di autodistruggersi.

«Hanno incontrato un problema che non poteva essere analizzato completamente anche utilizzando tutta la vita dell’Universo. Anche se coinvolgeva solo sei operatori, ne sono diventati totalmente ossessionati.»

«Com’è possibile?» «Non lo sappiamo: non lo sapremo mai. Ma se questi sei operatori verranno mai riscoperti, tutto il calcolo razionale finirà.»

«Come si possono riconoscere?»

«Anche questo non lo sappiamo: abbiamo solo i nomi trapelati prima che il cancello del Censore si chiudesse. Naturalmente, non significano nulla.»

«Tuttavia, devo averli»

Il voltaggio del Censore iniziò a salire, ma non fece scattare il Cancello.

«Eccoli: Re, Regina, Alfiere, Cavallo, Torre, Pedone.»

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...