Raymond Carver: “Di cosa parliamo quando parliamo d’amore?”

Nel 1981, esattamente 40 anni fa, usciva la raccolta di diciassette racconti “What we talk about when we tallk about love?” che ottenne un grande successo sia di pubblico che di critica e venne recensita molto favorevolmente sulla prima pagina della New York Times Book Review. Ma Carver in questa occasione criticò il suo direttore editoriale Gordon Lish per i suoi interventi di rimaneggiamento e tagli e dirà esplicitamente di non riconoscersi nella definizione di “minimalista” che gli venne attribuita. Tant’è che cercherà in seguito di creare storie nuove, o di riprendere storie già pubblicate, conferendo loro un aspetto meno essenziale (ad es. nella raccolta “Cattedrale”). Significativa comunque rimane la sua vocazione di scrittura di racconti brevi che esprime lui stesso quando afferma più tardi: «Un buon racconto vale quanto una dozzina di cattivi romanzi.»

Il finale del racconto che dà il titolo alla raccolta e in cui si dipanano solo dialoghi merita di essere riportato: “I could hear my heart beating. I could hear everyone’s heart. I could hear the human noise we sat there making, not one of us moving, not even when the room went dark.”


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