William Blake, il poeta dell’anima

William Blake (Londra, 1757-1827), poeta e incisore visionario, proveniva da una famiglia numerosa appartenente alla classe medio-bassa. Suo padre era un calzettaio e William non frequentò mai la scuola ma all’età di dieci anni iniziò a studiare incisione in una accademia nello Strand.

Più tardi diventò un incisore professionista con all’attivo le illustrazioni di parecchi libri dell’epoca, (nel 1784 aprì un negozio di stampe assieme al fratello dove sperimentò la stampa da incisioni su lastre di rame) anche se non diventò mai benestante. A 35 anni sposò una certa Catherine Boucher con la quale visse in armonia per quasi 45 anni fino alla sua morte. Non ebbe figli.

Lui, Il ragazzino prodigio che iniziò le sue lezioni di disegno, diventò poco dopo un produttore di versi e si ritiene che avesse meno di quattordici anni quando scrisse questa canzone:

Com’era dolce vagabondare da un campo all’altro

e assaggiare tutta l’orgogliosa estate

Le sue prime poesie furono raccolte l’anno successivo al suo matrimonio sotto il titolo di “Poetical Sketches” grazie anche all’aiuto dello scultore John Flaxman. Questi versi sono oggi considerati uno degli eventi più importanti nella letteratura inglese. La cosa più sorprendente è il grado in cui essi rompono con gli usi poetici del tempo riprendendo molto felicemente la migliore liricità nel linguaggio poetico, anticipando la produzione del cosiddetto Romantic Revival destinato a esplodere nel prosaico mondo poetico dei vari Wordsworth, Coleridge, Shelley and Keats.

Tuttavia Blake crescendo sarà destinato ad abbandonare la liricità di questa prima produzione per cercare un tema più vasto e profondo: il tema dell’anima umana, così approderà alle Songs of Innocence (1789), alle Songs of Experience (1794), fino ad arrivare a The Ghost of Abel  e alle sue famose “opere profetiche” che non sono qui oggetto di approfondimento.

 “Nelle The Songs of Esperience l’anima si è nutrita dell’Albero della Conoscenza del Bene e del Male e lascia il suo Eden per sempre. La sua unità e integrità sono distrutti. L’Esperienza è lo stato contrario dell’Innocenza, una condizione che presasisce disillusione, crudeltà e morte. L’Innocenza era il Paradiso, L’Esperienza è L’Inferno…”

Dal 1804 William Blake cessò di fare letteratura dedicandosi esclusivamente al lavoro di illustratore fino alla morte avvenuta nel 1827.

 [Tratto e tradotto liberamente da: “Blake’s Poems and Prophecies” Dent & Sons LTD, London, 1954 – Introduction by Max Powman]

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...