
Dante e Venezia, un connubio particolare in questo 2021 che ne celebra, rispettivamente i 700 anni dalla morte e i 1600 anni dalla fondazione della Serenissima Repubblica.
Infatti nello stesso anno della sua morte, nel 1321 Dante Alighieri visita Venezia (non era la sua prima visita) quale ambasciatore di Guido Novello Da Polenta, Signore di Ravenna, dove il sommo poeta aveva cercato rifugio dopo il suo esilio da Firenze. In questa occasione fu ospite di uno dei più importanti patrizi dell’epoca, Giovanni Soranzo, e ancora adesso è possibile leggere una targa che lo ricorda sulla facciata del bellissimo palazzo gotico della famiglia Soranzo, che si affaccia sul lato destro di Campo San Polo.

Dante fu colpito, com’è noto, in particolare sulle attività dell’Arsenale sul quale scrisse le famose tre terzine nel canto XXI del’Inferno e che sono state poste sulla lapide che si trova all’ingresso principale.
La visita di Dante a Venezia fu involontariamente la causa della sua morte, poiché sulla strada del ritorno, passando nei pressi delle Valli di Comacchio, egli contrasse la malaria, che lo uccise a Ravenna il 14 settembre 1321.
“A Venezia nel sestiere di Castello, vicino all’Arsenale, oltre il Rio de San Marin, lungo la Fondamenta de Fazza l’Arsenal e che congiunge appunto il Campo dell’Arsenale con quello di San Martino. Dopo la morte di Dante,i veneziani in segno di riconoscenza dei versi immortali che erano stati dedicati al loro Arsenale, diedero a tre abitazioni ,

assegnate a tre Provveditori o Patroni dell’arsenale, i nomi delle cantiche della Divina Commedia: la caxa del Paradiso,la caxa del Purgatorio, la caxa de l’Inferno. La Repubblica marinara di Venezia, ebbe per lungo tempo il dominio del mediterraneo, grazie alla sua flotta ed al suo Arsenale ,che per quei tempi era all’avanguardia , ben organizzato come una fabbrica moderna , in cui gli operai altamente specializzati , eseguivano assemblaggi come un catena di montaggio. Le case dell’Inferno e del Purgatorio esistono ancora oggi e sono raggiungibili tramite i ponti privati. Il ponte del Purgatorio e un piccolo ponte con un unico arco un ponte di pietra, questo ponte privato ha un cancello in ferro, la porta con dei bei bassorilievi uno rappresenta un busto umano mentre l’altro sembra raffiguri un animale formate da colonne di pietra. Attualmente il Ponte del Purgatorio permette di entrare all’Istituto di Studi Militari Marittimi. Sotto al Ponte del Purgatorio scorre uno tra i canali più stetti di Venezia. Sempre lungo il canale e la fondamenta che gira intorno al Arsenale di trova un altro ponte privato che porta alla casa del Inferno, che oggi appartiene alla Marina

Militare questi due ponti sono solo Visibili e non ci si può salire essendo proprietà private e per giunta appartenenti alla Marina Militare “quindi Zona Militare”. Il ponte del paradiso oggi non esiste più come non esiste la caxa del Paradiso, oggi ha preso il suo nome il ponte in legno fronte la porta d’acqua del Arsenale una volta era un ponte levatoio oggi invece un ponte fisso.” (testo dal sito: Fradeivenexiani.wordpress.com)