22 febbraio: Hemingway & Scott Fitzgerald

hemingway-Fitzgerald-piccolaI Due  “ragazzi” quasi coetanei esponenti fondamentali del neorealismo americano del ‘900 a partire dagli anni “Venti”.

  • Ernest Hemingway, Erny per gli amici … (Oak Park, 21 luglio 1899 – Ketchum, 2 luglio 1961) premio nobel per la letteratura nel 1954. Autore di romanzi esemplari quali Fiesta, Addio alle Armi, Al di là dal fiume tra gli alberi e di numerosi racconti.
    Hemingway ha lasciato tracce indelebili nel Veneto, sia negli anni della Grande Guerra che in anni successivi e dove ha partecipato sul fronte del Piave, come ausiliario della croce rossa americana, al fianco dei soldati italiani nel 1918. Gravemente ferito (a Fossalta di Piave), dopo il suo ricovero e guarigione all’ospedale di Padova e poi a Milano, nel 1921 si è trasferito a Parigi dove ha soggiornato insieme ad altri scrittori contemporanei come Scott Fitzgerald, Dos Passos, Ezra Pound e altri, un gruppo battezzato “Generazione Perduta” dalla scrittrice e critica letteraria Geltrude Stein.
    Durante tale soggiorno ha iniziato a scrivere il suo primo libro,”Our time“, 1925 (“Nel nostro tempo“) una raccolta di racconti brevi inframmezzati da una sequenza di schizzi letterari o “miniature” in cui troviamo scene di corride, conversazioni tra bevitori e ricordi del fronte italiano. In questa prima opera sono già presenti in nuce tutti i temi esplorati dallo scrittore.
    Da Nel Nostro Tempo” abbiamo scelto di leggere: “Racconto molto breve“, “Il gatto sotto la pioggia” e alcune miniature.
    Un anno dopo la pubblicazione di questa raccolta Hemingway scrisse il racconto:
    “Un posto pulito, illuminato bene”, definito dalla critica: “cinque pagine scabre, asciutte, drammatiche, scarnificate … un racconto che diventò per i neorealisti americani una specie di manifesto letterario e dove Hemingway realizzò il proposito di togliere dalla pagina tutte le parole superflue, lasciando solo quello che chiamava l’essenziale.”
  • Francis Scott Key Fitzgerald (Saint Paul, 24 settembre 1896 – Los Angeles, 21 dicembre 1940) giunse a Parigi nel 1924 assieme alla moglie Zelda. Fitzgerald, quasi coetaneo di Hemingway, esponente della cosiddetta “Età del Jazz”, aveva già all’attivo nel 1920, il suo primo romanzo “This Side of Paradise”, (Di qua dal Paradiso) che aveva riscosso un buon successo in patria. Nel 1925 avrebbe poi scritto “Il Grande Gatsby“.

    Nel recente libro “Per te morirei e altri racconti perduti” (Rizzoli, 2017) vedono la luce gli ultimi racconti inediti di Francis Scott Fitzgerald scritti tra gli anni Venti e Trenta. Tra questi abbiamo scelto di leggere: “Un giorno libero dall’amore“.
    Nell’ultimo periodo della sua vita Fitzgerald fu schiavo dell’alcolismo che lo portò alla morte nel 1940. Poco prima di morire scrisse il racconto: “Il decennio perduto” un racconto emblematico e autobiografico, “una piccola perla, che apre il sipario sulla vita reale dell’autore che, svanito il successo e la popolarità, ora è costretto a fare i conti con l’alcolismo e un’esistenza vissuta forse troppo intensamente e per questo già sulla via del tramonto… ”

     

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